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Terza età nella società moderna.

Immagine del redattore: Dr Enrichetta ProverbioDr Enrichetta Proverbio

Vita e non attesa della fine della vita.

Gradualità dalla mid-life alla vecchiaia.

Il passaggio dalla mid-life alla vecchiaia ai giorni nostri è sempre più graduale rispetto al passato e ciò perché la vita media aumenta, perché la vita lavorativa si prolunga, perché la scienza contribuisce alla salute, alla bellezza, al fascino personale e alla integrità psicofisica della persona, perché la cultura crea interessi e opportunità dando sapore alla vita di chi ha anche molto tempo libero e molte più possibilità economiche degli stessi giovani, oltre che cultura e curiosità intelligente.


E’ vero che la vecchiaia è caratterizzata da una serie di perdite quali il pensionamento, la perdita progressiva di familiari, di amicizie, di famiglia e figli che se ne sono andati a vivere la loro propria vita, e che dette perdite possono ingenerare solitudine o riflessioni sulla solitudine, ma occorre essere ben consapevoli che l’età matura rappresenta anche quella fase del ciclo della vita in cui la persona arriva alla vera, autentica, piena, maturazione, con lo sviluppo di nuove possibilità e l’attivazione di nuove risorse.


Eventi critici e risorse nella terza età

IL PENSIONAMENTO

Tra gli eventi più stressanti che l'anziano deve affrontare in questa fase del ciclo di vita c'è il pensionamento, che viene vissuto come “perdita” dalla maggior parte delle persone.

Il pensionamento in genere si articola nelle tre fasi: - della “luna di miele” in cui ci si sente felici di questa “grande vacanza”; - della “terribile catastrofe” quando ci si rende conto della realtà; - del “processo di riadattamento”.


Il Counseling Psicobiologico ti accompagna a vedere ogni situazione da altri punti di vista.

Ecco che il pensionamento appare veramente come una risorsa, un’occasione molto positive. Infatti.


Il pensionamento può essere un'occasione per riprendere ciò che si era interrotto oppure l'inizio di nuove esperienze, per esempio ricominciare gli studi presso l'Università, anche della terza età se desideriamo, oppure frequentare dei corsi agevolanti il moto e l’esercizio fisico, per esempio – ma non solo – corsi di ballo.


Queste iniziative offrono la possibilità di imparare e divertirsi, danno l'occasione di conoscere persone nuove e rappresentano un'occasione di incontro.

La persona in terza età può affrontare o riprendere corsi quali botanica, pittura ecc. che permettono di riprendere a fare o imparare nuove attitudini che possono donare nuove energie.


Insomma la persona in queste condizioni viene accompagnata a cogliere il positivo e il bello che c’è ancora da vivere ogni giorno, magari affrontando esperienze ancor migliori e più stimolanti rispetto a quelle del passato, quale giusto premio dopo una vita di impegno e magari di preoccupazioni.


L’ALLONTANAMENTO DEI FIGLI E/O DEL PARTNER

Altro evento critico che caratterizza la terza età può essere considerato l'allontanamento dei figli dalla casa dei genitori e/o la perdita del proprio partner per chi ne ha uno.

Spesso la perdita del partner significa la morte di quest’ultimo.


In questi ultimi anni spesso quanto alla perdita del partner si determina il fenomeno della separazione o divorzio da parte di un partner nei confronti dell’altro per vivere una nuova vita anche sentimentale con partner più giovane e quindi più stimolante.


In questi ultimi casi bisogna affrontare una duplice perdita: da un lato quella affettiva, legata alla perdita di una persona importante, con la quale si è costruita la propria esistenza e dall'altro quella del ruolo di marito o moglie, che potrebbe aver rappresentato dopo il pensionamento il ruolo primario di identificazione sociale.


Tutto ciò richiede una serie di riadattamenti anche radicali con l’attenzione massima all’evitamento dell’isolamento per far fronte alla solitudine.


SESSUALITÀ NELLA TERZA ETÀ

Invecchiare non significa perdere il desiderio sessuale, poiché se in buona salute le persone si mantengono sessualmente attive per tutta la vita.


Intorno a questa tematica sussistono tutta una serie di stereotipi e pregiudizi che portano le persone avanti negli anni ad essere estremamente reticenti, a volte anche omertose, decise a smettere di parlare di sessualità: diffusa è la non condivisione con alcuno di questi temi sessuali; in altri casi la sessualità viene abbandonata definitivamente.


Per vivere in modo sano la sessualità nella terza età è fondamentale conoscere e accettare i cambiamenti che avvengono nel corpo col passare del tempo.


Essere consapevoli di tali cambiamenti fisici e prenderne coscienza rispetto alla propria persona è fondamentale per confrontarsi con il complesso di idee antiquate ed ignoranti che riguardano il piacere nella terza età e che possono indurre a un rifiuto della sessualità.

Di solito, la paura maggiore degli uomini è quella di non avere l’erezione o di non riuscire a mantenerla. Mentre quella della donna è vincolata all’aspetto fisico, vale a dire, nel non sentirsi attraente o sensuale.


Sicuramente l’età è collegata a certi cambiamenti inevitabili, ma proprio per questo è necessario affrontarli con naturalezza.


QUANDO IL DISAGIO DIVIENE MALESSERE E’ FONDAMENTALE L’AIUTO.

IL COUNSELING PSICOBIOLOGICO E’ IL PROFESSIONISTA GIUSTO PER IL SOSTEGNO CHE VAI CERCANDO

In moltissimi casi il disagio legato ai mutamenti della terza età può trasformarsi in un vero e proprio malessere.


Dal malessere ad uno stato di prostrazione faticosa il passo è breve soprattutto se il rischio di solitudine ed isolamento è concreto e prepotente.


Diventa importante chiedere aiuto e avvalersi del supporto di un professionista: non avendo patologie sotto i punti di vista di cui al nostro articolo, il counselor psicobiologico può supportarti alla grande, lavorando sui potenziali sopiti, su tutto ciò che la vita ti ha insegnato, sulla comprensione delle situazioni da punti di vista differenti da quelli che ti affollano la mente, inquinando la lucidità e la fermezza del tuo pensiero, inondando di abitudini che affogano e invischiano, il tutto per andare oltre, verso la gestione di una vita leggera, positiva, stimolante e degna di essere vissuta .


Il Counselor Psicobiologico non prende in carico il tuo problema, ma tutta la persona aiutandola a instaurare un cambiamento adattivo, volto al benessere che ti meriti e che ti farà assaporare ancora una vita meritevole, oggi, adesso, ora.


Dr. Enrichetta Proverbio Counselor psicobiologico.
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