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Immagine del redattoreDr Enrichetta Proverbio

EMOZIONI: DIALOGO DEL CERVELLO - CALMA PIATTA  - LOW MOOD: L'UMORE BASSO - LANGWISHING -  MANCANZA DI SISTEMI DI GIOIA - URGENZA D'AIUTO

 

Uno dei processi fondamentali del sistema vivente: la corrente neuro elettrica con cui noi tracciamo nelle nostre memorie tutto ciò che ci accade di determinante.

 

Questa corrente neuroelettrica in termini comuni si chiama "emozioni".

 

Abbiamo sottostimato cosa siano le "emozioni" nel senso che si è comunemente pensato che esse costituiscono la struttura superficiale della psiche.

Una domanda diffusa che esponga questo concetto: "Cosa vuoi che sia, è soltanto un pò di ansia".

 

Una immagine: schiuma delle onde, qualcosa di superficiale, di transitorio.

 

Invece l'evoluzione della scienza ha capito che l'emozione è il meccanismo che secondo filogenesi, per natura, traccia, come una forza di corrente herziale sui cloud di memoria di ogni singolo neurone, la connessione con i milioni di miliardi di connessioni con tutti gli altri. 

 

In ogni istante la traccia di memoria determina intelligenza umana che nel nostro sistema limbico è insorta come intelligenza senziente.+

 

Nel sistema limbico del cervello  sono insite ab origine due informazioni fondamentali: "Ti fa bene , cerca"; "Sei a rischio, scappa".

 

Le emozioni costituiscono una segnaletica biochimica e neuroelettrica che arriva alle cortecce associative più recenti, sprigionando questi segnali: " Paura, paura, scappa" oppure" Gioia, gioia, cerca ancora". Ebbene.

 

Le "emozioni" sono il modo in cui il cervello dialoga con sé stesso. 

 

Quando noi queste emozioni le diseduchiamo a comunicare con le componenti originarie cerebrali, cioè con  le componenti che sono in grado di riconoscerle, capirle e agire esse in quanto forza, possono generare "calma piatta" o moto ondoso fuori misura.

 

La "calma piatta" porta a uno dei problemi più gravi che presentano oggi adulti e adolescenti, oltre che preadolescenti,  il c.d low mood, l'umore basso, i toni bassi, che sono dentro ciascuno di noi, e che non sono un fattore di rischio, ma un fattore di consumo di energia, per cui siamo sempre in esaurimento di energia necessaria alla vita: è il fenomeno del langwishing, cioè di uno stato mentale in cui non sei depresso, non sei con motivazioni gravi di picchi di umore, ma hai un languore, un bisogno di qualcosa di buono, in termini tecnici "mancanza di sistemi di gioia". 

 

Questo è il caso di chi, sano mentalmente ed emotivamente, in questo momento del mondo ha un enorme mancanza di sistemi di gioia. 

 

La gioia ha un picco herziale alto e veloce, molto rapido, istantaneo; la gioia è un attivatore di desiderio, cioè muove il sistema vitale con proiezione nel futuro.

 

Se non abbiamo desiderio di futuro tutto il meccanismo educazione, casa, famiglia, entra in loop di dipendenza, di attaccamento, di meccanismo di giudizio, di infiammazione del meccanismo emotivo: occorre nutrire questa componente della salute altrimenti va in crisi l'intera condizione di salute dell'organismo.

 

Purtroppo questo meccanismo oggi è precipitato tra i 14 e i 17 anni, col grande problema dell'umore negli adolescenti e nei preadolescenti  (dati Unicef del novembre 2023: nell'occidente del mondo si suicida 1 preadolescente ogni 10 minuti): ciò è drammatico perché accade nella fase di età che per filogenesi è quella del maggior desiderio di vita che evidentemente si spegne ( si pensino i disturbi adolescenziali alimentari, del sonno, dell'ansia, dello stress, dell'aggressività, della dipendenza, dell'autolesionismo, disturbi tutti  che fanno dire ai giovani:" Ma non lo voglio un mondo così!).

 

Occorre che ci si aiuti, che si presti aiuto.

 

E quindi occorre che si abbia ben presente che le emozioni non sono una struttura di superficie, ma sono proprio neuro funzione vitale dell'organismo e occorre sforzarsi per rideterminare "l'effetto dell'onda" emozionale perché chi versa in calma piatta si alzi e si riappropri del proprio sistema di gioia.

 

Pertanto. Si ergano e si raccolgano fortemente e con generosità le richieste di aiuto, prestando attenzione alle cronache terribili di questi tempi: occorre prestare grande attenzione ad esse, riconoscerle, stimolarle, e correre ai ripari. 

 

Il crash emozionale è devastante: si ascolti chi a volte non dice, ma parla con i comportamenti, con i silenzi, con gli occhi, oppure con l'attuazione di meccanismi di emozioni di rabbia, emozioni queste ultime non controllabili da sistemi volontari, sopratutto in fasi d'età - ma non solo - in cui i meccanismi di pulsione sono maggiori di quelli di meccanismi di regolazione omeostasi.

 

Le relazioni d'aiuto che il Counselor ad indirizzo psicobiologico sa ben impostare e gestire sono fondamentali ed urgenti: non si trascurino, le si agevolino.

 

Dr.ssa Enrichetta Proverbio 

Counselor psicobiologico   

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