“Sono le notti che mi tormentano, perché lì i pensieri mi girano in testa senza sosta e non mi fanno dormire.”
GILLY MACMILLAN
Nella mitologia greca Hypnos (il Sonno) è fratello di Thanatos (la Morte): mentre per secoli si è dato per scontato che il sonno fosse una semplice assenza di attività, addirittura strettamente imparentato con l’assenza di vita, ora sappiamo che il sonno non è una perdita di tempo statica, ma la porta a cui abbiamo accesso gratuitamente ogni notte – i più fortunati senza sforzo alcuno – ed attraverso la quale giungiamo ad un universo parallelo, un mondo nel quale accadono una infinità di eventi sia fisici, sia mentali.
Nel nostro viaggio veniamo anche costantemente modificati ed è strabiliante come un bisogno che può apparire predominantemente fisico, ovvero riposare il corpo, sia in realtà una necessità paritetica, se non addirittura maggiore, per il nostro cervello.
Numerosissimi i benefici ad ogni livello, dal più concreto al più elevato.
C’è poi quell’attimo, che alcune volte si riesce a cogliere, in cui abbiamo già messo un piede oltre la soglia della veglia ma, per qualche motivo, ritorniamo improvvisamente indietro, senza poter capire se siamo già entrati nell’”altra” dimensione, o se siamo semplicemente “annebbiati”: proprio in questi attimi di “non sonno” e “non veglia” si ha la percezione del passaggio. Peccato che siano attimi assolutamente sfuggenti ed incontrollabili che non riusciamo a cogliere se non per vaghe sensazioni.
Purtroppo, a tutti prima o poi capitano episodi in cui proprio quella soglia non riusciamo a varcarla, come se ci fosse un allarme antiintrusione che respinge all’improvviso costringendoci a ricominciare da capo il percorso.
Da qui l’innesco di disturbi del sonno di progressiva gravità che se trascurati possono minare molto in profondità il benessere, sino a giungere ad un disordine generalizzato e progressivo nel sistema Psico-Neuro-Endocrino-Immunologico e nella struttura ossea, muscolare e articolare. Si manifesta così una generale autointossicazione che rende permeabili alle aggressioni degli agenti esterni (fisici ed emotivi), a indebolire le difese immunitarie, a impoverirsi di elementi nutrizionali, a ossidarsi, ad acidificarsi e a distorcersi da un punto di vista strutturale e posturale.
Nel Counseling Psicobilogico l’assunto fondamentale è che le direzioni che portano al malessere o viceversa alla salute sono, certamente e in primo luogo psico-somatiche, ma anche somato-psichiche. In questo contesto, anche nelle forme meno pervasive, quando il sonno è intermittente, interrotto, la mente è poco lucida e la capacità di concentrazione è davvero minima. Dal punto di vista comportamentale, si manifestano rabbia, intolleranza, suscettibilità nei confronti di chi ci sta vicino.
Come affrontare il disagio?
Il sonno è un grande rivelatore del nostro stato di salute emotiva. Raccontarsi la bugia che “passerà”, trattenendo tutto, non è di alcun aiuto.
È necessario acquisire la consapevolezza delle difficoltà del vissuto, del bisogno di cambiamento e dei conflitti da risolvere che, anche si ti parranno già metabolizzati ed accettati, stanno invece portando – tra le altre manifestazioni psicosomatiche - alle criticità del sonno.
Con l’aiuto del Counselor Psicobiologico potrai compiere questo percorso, nella altrettanto ferma consapevolezza che potrai dare così voce alla tua necessità di “alleggerimento” da pensieri ossessivi con chi ti ascolterà empaticamente e senza mai giudicare, giungendo ad un riequilibrio e alla ritrovata serenità.
Jasmine Lara Bettinelli Counselor Psicobiologico
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