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LE "DEPRESSIONI SECONDARIE DA CAUSE ESTERNE" CHE INTERESSANO IL COUNSELING AD INDIRIZZO PSICOBIOLOGICO

Il Counselor psicobiologico è un consulente, non uno psicoterapeuta, non formula diagnosi né somministra cure.

Il Counselor psicobiologico analizza e studia lo stile di vita individuale, con lo scopo di chiarire sia i meccanismi fisiologici che stanno alla base di un comportamento, sia le funzioni svolte, e così anche le spinte selettive a cui il comportamento deve la propria esistenza: in sostanza ricerca lo sviluppo del comportamento con al centro dell'interesse l'interrogativo sull'origine dei programmi che motivano, scatenano, guidano e coordinano un comportamento.

 

La psicologia del comportamento umano applicata al Counseling si sviluppa come scienza che studia la connessione tra corpo, mente e spirito seguendo le linee di tendenza dell'evoluzione umana, il tutto condotto con approccio rigorosamente scientifico che studia modalità e strategie efficaci per rispondere alla domanda di miglioramento della qualità di vita dell'essere umano che chiede sostegno. 

 

Ciò posto, la domanda:  quale persona che si "sente", che "si definisce" "depresso",  ben si rivolge al Counselor in cerca di aiuto, di sostegno? 

 

Per chiarire e rispondere chiariamo cosa si deve correttamente intendere per "depressione" in senso tecnico, usando parole semplici, di immediata fruibilità da parte di chiunque. 

 

La "depressione" in senso stretto e medico è un disturbo della salute mentale caratterizzata dalla tristezza e insoddisfazione, dalla bassa autostima e dal ridotto interesse nelle attività quotidiane anche piacevoli.

 

Le "depressioni" che interessano il Counseling, e che ben possono essere affrontate insieme a un Counselor ad indirizzo psicobiologico da una persona che si sente in stato mentale di tristezza e di bassa autostima, con risultati ottimi quanto a cambiamento e qualità della vita, sono le c.d "depressioni secondarie da cause esterne" quali: il lutto; l'abbandono; il fallimento; la disoccupazione; le problematiche frustranti come per esempio la malattia di un familiare, discriminazioni, guerra, insicurezze; per citarne alcune.

 

Tali depressioni si manifestano apertamente con cali d'umore passeggero: per capirci possiamo pensare ad una nebbia che a tratti nasconde un paesaggio.

 

I sintomi depressivi sono riconoscibili in queste situazioni personali: 1) perdita di piacere per le attività che prima davano invece piacere; 2) anedonia, cioè tendenza all'isolamento sociale e indifferenza verso ogni attività che si è sempre vissuta come gratificante; 3) demotivazione; 4) aumento o diminuzione dell'appetito; 5) disturbi del sonno; 6) perdita di concentrazione; 7) sensazione di inutilità e di colpevolezza; 8) pensieri di morte o suicidari. 

 

I sintomi depressivi possono alternarsi con situazioni di eccitamento insolito per le persone che si presentano al counselor.

 

Fondamentale: il Counselor non può fare diagnosi e quindi nel mentre si appalesa il quadro della situazione che gli si presenta è comunque necessario saper fare una diagnosi differenziale, anche nel semplice sospetto, per inviare il cliente ad un consulto psichiatrico/psicologico. Come? 

 

I sintomi generali sopra elencati vanno individuati con richieste attente informative e dove si riscontrino i due primi sintomi e almeno tre degli altri, procedere con un invio ad uno psichiatra o a un psicoterapeuta, prima di iniziare ogni percorso con il cliente. 

 

A fronte di una certificazione e/o di un consulto con tali professionisti medici, in base a loro parere positivo, il Counselor può iniziare a mettere in campo le proprie risorse scientifiche ed accompagnamento del cliente, anche parallelamente ad una diagnosi e cura della "depressione maggiore".

 

Infatti quand'anche al cliente sia stata diagnosticata una "depressione maggiore" - non trattabile dal Counselor -  quest'ultimo ben può dare il proprio contributo alla persona che lo ha interpellato, rimanendo nel proprio ambito di corretta attività e cioè lavorando in termini di individuazione dei comportamenti e stili di vita quotidiana, con l'obiettivo di stimolare e far raggiungere cambiamenti migliorativi e adattivi alla situazione, il tutto a grande essenziale supporto al lavoro professionale medico e quindi  al paziente stesso, affetto dal suo disturbo.

 

Dr.ssa Enrichetta Proverbio 

Counselor ad indirizzo psicobiologico     

 

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