Il love bombing sembra innamoramento e pura passione. Invece altro non è che una sottile tecnica di manipolazione narcisista
Chi non penserebbe ad una bella favola d’amore incontrare ed interagire con una persona che si esprime con continui complimenti, attenzioni delicatissime, regali magari anche costosi e assidue dichiarazioni di amore e passione alle stelle?
Ognuno di noi la penserebbe così.
Effettivamente sembrerebbe il sogno di ogni persona innamorata, una bella favola in cui il lieto fine è assicurato.
Attenzione! Potrebbe essere altro, nascondere altro!
Il Love bombing è una sottile e micidiale tecnica di manipolazione emotiva, posta in essere, di solito, da soggetti dalla personalità narcisista ai danni di persone emotivamente fragili e realmente assetate di affetto.
La storia, come è facile immaginare, è destinata a precipitare e a far precipitare l’obiettivo del narcisista verso una conclusione dolorosa: quando il manipolatore si è rifornito di gratificazione, tutto si sgonfia, le attenzioni si interrompono e la vittima si ritrova sola, prostrata e sofferente, avvilita, svalutata.
Per fortuna, con un po’ di attenzione, una Love Bomb – la bomba d’amore - può essere riconosciuta e disinnescata. Le parole “bomba d’amore” è senza dubbio fuori luogo perché in questo caso l’amore c’entra poco.
Nel bombardamento d’amore, nonostante il nome, il sentimento ha poco peso.
Anche se le manifestazioni esteriori farebbero pensare a un innamoramento folle, con continue professioni d’amore imperituro, complimenti esagerati, affermazioni come “tu sei l’unica/o per me”, “nessuno mi ha mai fatto stare come sto con te” e altro del genere, non si tratta né di affetto, né di passione.
Si tratta di un gioco sottile in cui il narcisista vuole solo avviluppare a sé una persona che invece di solito è innamorata davvero, fino a diventare il centro del suo mondo.
Dalla sottomissione e venerazione ottenuta dalla vittima, il narcisista trae linfa vitale personale, soddisfazione ed esaltazione del proprio ego. Il manipolatore si nutre di questa venerazione totalizzante.
Diffuso è il love bomber di sesso maschile, con le donne vittime. Ma non c’è un modello rigido: il manipolatore può essere chiunque; la vittima può essere chiunque.
Il bombardamento d’amore può verificarsi non solo nel contesto di una coppia, cioè non riguarda solo le relazioni tra partners.
Il meccanismo è stato riconosciuto e chiamato in questo modo osservando le strategie di manipolazione emotiva e affettiva con cui i leader di alcune sette religiose attiravano e avvincevano i loro adepti.
Possono verificarsi episodi di love bombing anche in famiglia, nelle relazioni tra amici e persino sul posto di lavoro.
E’ stata la psicologa Margaret Thaler Singer, docente all'Università di Berkeley dal 1964 al 1991, a parlare per prima della bomba d’amore. Nel 1995 ella definì il Love bombing come "la pericolosa deriva di una mente fragile". E da lì il fenomeno venne circoscritto ed evidenziato.
Con il counseling psicobiologico puoi insegnare a cogliere i segnali per riconoscere questo spiacevole diffuso e pericoloso fenomeno che può portare all’annientamento dell’individuo.
Il counselor psicobiologico ti accompagna in modo da saper individuare se sei vittima di un bombardamento d’amore e quindi ti rende consapevole della tua forza e capacità in modo da riuscire a difenderti da sola in caso di caduta in maglie strette di narcisisti.
Il Love bombing è un’arte sottile e raffinata che, almeno all’inizio, può anche essere messa in atto in modo quasi inconsapevole. Il “bomber” è per lo più, come abbiamo detto, un soggetto dalla personalità narcisista, che desidera realmente piacere e farsi apprezzare, a qualunque costo.
Fa parte delle sue abilità saper individuare nelle sue vittime i punti più vulnerabili e i lati di fragilità, come la bassa autostima e il desiderio profondo di essere amato.
A questo punto il bombardamento d’amore ha inizio con un corteggiamento serrato e quasi ossessivo, con la richiesta di una relazione sempre più esclusiva, che alla fine allontana dalla famiglia e dal resto degli amici.
Al limite, si può arrivare al tentativo di acquisire il controllo completo su tutti gli aspetti della vita della vittima, compresa la gestione del denaro.
Quando la vittima è ormai isolata, il narcisista si sazia del gioco: il partner viene denigrato, deriso, minacciato di abbandono.
Queste fasi si alternano a momenti di riconciliazione e di apparente ritorno alla dolcezza degli inizi, ma si tratta di fasi di breve durata.
Questa continua altalena lascia la vittima sconvolta e sempre più sofferente, in preda al timore di essere abbandonata e di restare completamente sola e con sempre meno forza per uscire da questo circolo vizioso.
In alcuni casi, si tratta di meccanismi che preludono ad atti di violenza anche fisica.
Uscire da questa spirale manipolatoria è difficile, e spesso la persona da sola non riesce perché si innesca un meccanismo di dipendenza che sembra non poter essere spezzato.
L’attaccamento a questa persona manipolatoria prevale su tutto indebolendo la vittima che è sempre più priva di forza reattiva.
Se non ci si è resi conto piano piano della situazione, se si è caduti in questa trappola, e non si è riusciti a svincolarsi in tempo, occorre essere aiutati in maniera competente, adeguata, professionale, e quanto mai urgente per la salvezza nel contesto presente ma soprattutto in quello futuro, irrobustendo ciò che il manipolatore ha indebolito fortemente.
La necessità di una persona esperta e competente come il counselor psicobiologico sta nel fatto che la vittima non vede, pur stando male; del resto chi non desidera essere amato in modo incondizionato e avere un partner che ci fa sentire al centro del mondo?
L’ottimo sarebbe quello di far attenzione a dei segnali prima di abbandonarsi alla sensazione di vivere una favola.
Purtroppo la più parte delle volte non si presta attenzione ai segnali che pur sussistono.
Riuscirà il counselor psicobiologico a far riflettere la vittima sulle dichiarazioni continue di amore eterno anche se la relazione dura da poco o da pochissimo; sulle manifestazioni amorose o atteggiamenti che ci paiono eccessivi e che magari ci mettono in imbarazzo; sulla gelosia esagerata, sulla insofferenza nei confronti degli amici e delle attività che svolgiamo per conto nostro; sull’allarme che gli amici e parenti lanciano, mettendo in guardia dall’ “innamorato/a” così possessivo; sull’intuito che segnala che qualcosa non va.
Se da sola la vittima non riesce a riflettere e ad ascoltarsi, il counselor psicobiologico sa interagire, farsi capire, far capire e chiarire la situazione in tutta la drammatica realtà, accompagnando verso iniziative concrete che giovino all’abbandono della rabbia e dell’attaccamento.
Soprattutto il counselor psicobiologico contribuisce, con tecniche scientifiche, a stimolare la riflessione sul senso di colpa - che non ha ragion d’essere - della vittima e quindi accompagnare quest’ultima ad individuare ed instaurare una progettualità concreta di vita presente, attuale, immediata, indifferibile ed urgente, tale da determinare la distanza dal carnefice, mettendo quest’ultimo di fronte ad una realtà che lo mandi in crisi, temendola.
Dr Enrichetta Proverbio Counselor psicobiologico
Comments