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Immagine del redattoreDr Enrichetta Proverbio

SINDROME DEL GRINCH: come vivere serenamente le "feste".


Il "Grinch": parola che deriva dall'omonimo personaggio di fantasia dello scrittore e fumettista dr. Seuss.

Trattasi di una creatura immaginaria verde con un cuore di due taglie più piccole diventato, nell'immaginario collettivo l'emblema di quelle persone che odiano il periodo natalizio e tutto ciò che lo circonda.

La sindrome del Grinch è una condizione psicologica caratterizzata da un insieme di emozioni di malinconia, ansia, disagio e frustrazione che emergono quando si avvicinano le festività natalizie. 

Secondo un'indagine questa sindrome colpisce più di un italiano su due, con il settantotto per cento delle persone che considera il Natale una fonte di stress. 

Sindrome del grinch: quando le feste fanno stare male.

Il Natale è considerato come il periodo più atteso dell'anno: un momento da passare con la famiglia, scambiarsi i regali, dove regna l'allegria e abbondanti quantità di cibo. 

Tuttavia, non tutti lo vivono con la stessa gioia.

Per alcuni il periodo natalizio è soltanto un periodo di stress, solitudine e ansia.

Un sondaggio ha dimostrato che un quarto della popolazione trova il Natale più impegnativo del resto dell'anno. Infatti più di due persone su cinque hanno confermato di sentirsi stressati, tre persone su dieci soffre ansia e poco meno di un quarto ha affermato di sentirsi solo. 

La sindrome del Grinch si differenzia dalla cd. "depressione natalizia" che si esprime come uno stato di malinconia durante le feste.

Quella del Grinch è una vera avversione verso il Natale: a volte la repulsione è tanto forte da non sopportare nemmeno luci natalizie per esempio stradali, o l'ascolto di canzoni festive. 

Esprime - chi soffre della sindrome del Grinch - un atteggiamento scontroso nei confronti di chi abbraccia l'atmosfera natalizia. 

Uno studio pubblicato sul British Medical Journal ha messo in evidenza come, dietro a questa sindrome, si nasconda un fenomeno neurologico complesso. Lo studio ha dimostrato che esiste, nel cervello, una rete dello spirito natalizio che viene attivata da immagini a temi natalizi. Tale rete è più attiva nelle persone che amano il Natale, mentre a chi soffre della sindrome di Grinch il cervello provoca una vera e propria repulsione. 

La sindrome del grinch non è considerata una vera e propria malattia e, per questo motivo, non esiste una cura universale. E' un fenomeno temporale e finirà con la fine delle feste. Tuttavia, esistono molteplici strategie per vivere il periodo natalizio in serenità, senza ansia e stress e migliorando il benessere psicofisico:

- praticare esercizio fisico;

- viaggiare: un viaggio, magari da soli, rappresenta un modo per distogliere la mente e trascorrere il Natale in un contesto diverso, più rilassante e lontano dalla routine quotidiana;

- prendersi una pausa: non è necessario partecipare a tutte le cene familiari, spesso concedersi del tempo per sé stessi può essere benefico, anche solo rimanendo a casa a guardare un film;

- fare volontariato per una esperienza significativa e gratificante.

La sindrome del Grinch può essere superata attraverso una maggiore consapevolezza di sé e dei propri bisogni.

Ognuno ha il diritto di festeggiare le festività natalizie in modo autentico e sereno, in base alle proprie necessità emotive e psicologiche senza sentirsi obbligato a confrontarsi agli stereotipi imposti dalla tradizione. 

Poiché però la cd. Sindrome del Grinch può creare sofferenza, disagio, a volte reazioni rabbiose di repulsione, è preferibile affrontare l'argomento, per cercare di capirlo, di capirsi e quindi di cambiare nel senso di porsi verso le festività in modo più positivo, tollerante, magari gioioso per guadagnare almeno serenità.

In questo cambiamento consapevole, senza rinnegare il passato, il Counselor ad indirizzo psicobiologico è a disposizione per una utile applicazione di cambi prospettici.


Dr.ssa Enrichetta Proverbio 

Counselor a indirizzo psicobiologico   

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