Il silenzio: prezioso alleato nel percorso verso il benessere ed il cambiamento adattivo attraverso sedute di Counseling Psicobiologico. Necessità dell’uso sapiente del silenzio
Importanza dell’esperienza del Counselor Psicobiologico sia nella professione di aiuto sia come persona.
Il silenzio è stato considerato un vero e proprio strumento “terapeutico”, sapendo come crearlo e come gestirlo.
A volte è stato troppo trascurato: oggi il counselor lo riscopre con e per il cliente, arricchendolo, svolgendo il proprio compito non di carattere medico e soprattutto non svolgendo terapia alcuna.
Il silenzio è un elemento che appartiene all’ambito della comunicazione. Sebbene molte persone credano che i silenzi siano soltanto spazi vuoti nella comunicazione, in realtà hanno un grande ed importante significato e funzione.
Spesso siamo soliti entrare in contatto col silenzio in particolari situazioni diverse tra loro, come in riti religiosi, in dimostrazioni di lutto, in richieste di ogni tipo e conversazioni private.
Tuttavia, un ambito in cui ha particolare importanza è quello del Counseling psicobiologico oltre che in quello della psicologia.
Il silenzio nella cultura del rumore.
Il silenzio ha diversi significati e un diverso grado di importanza a seconda della cultura.
La cultura occidentale non è particolarmente ricca di momenti di silenzio, e ciò perché non abbiamo abitudini o costumi che invitano alla riflessione e alla conoscenza di sé.
Anzi diffusa è la tendenza a guardare male qualcuno quando pensa, quasi scambiandolo per un nullafacente, un perdigiorno.
Il potere del silenzio
Essendo privi di contenuto lessicale, i silenzi possono sembrare non rilevanti, innocui o addirittura inutili, ma sono molte le situazioni in cui il silenzio può aiutarci nella nostra vita quotidiana.
Anzi, gli esseri umani hanno bisogno del silenzio a tutti i livelli.
Quando una persona è turbata e inizia a litigare con un’altra la tensione aumenta. Alimentando sentimenti negativi attraverso una risposta alla discussione, tale tensione tenderà a crescere con intensità e durata maggiori. Se però in una situazione del genere scegliamo di tacere e di ascoltare le argomentazioni dell’altra persona, anche se non le condividiamo e non vengono espresse nella maniera più corretta, contribuiremo ad allentare la fase di tensione molto più rapidamente, dal momento che quest’ultima non viene rinforzata.
I silenzi sono necessari in quelle situazioni della vita che non predispongono all’uso della parola. Quando ci troviamo di fronte a un lutto recente, per esempio: le parole assumono una dimensione fastidiosa, non pertinente, quasi ridicola rispetto all’intensità emotiva di questo tipo di situazione.
Insomma. Il silenzio è un modo di comunicare.
Il silenzio permette una comunicazione tra persone fisicamente ed emotivamente non assenti. Infatti, in questo tipo di situazioni il silenzio assume il significato di presenza, solidale e rispettosa.
Il silenzio nel percorso di Counseling Psicobiologico.
Il silenzio nel percorso di Counseling Psicobiologico è fondamentale.
Perché?
Il Counselor Psicobiologico cerca di evocare cambiamenti, di favorire l’attivazione della mente e delle capacità riflessive e di elaborazione intellettiva delle persone. Questi cambiamenti, riflessioni, elaborazioni intellettive di solito si verificano attraverso le riflessioni dei clienti riguardo la propria situazione, le proprie opzioni, riguardo cosa possono o non possono fare al riguardo.
E questi cambiamenti e o riflessioni sono solitamente evocati attraverso le parole, le argomentazioni e le domande da parte del professionista.
Tuttavia, possono anche essere evocati dai silenzi.
I silenzi infatti incoraggiano la riflessione, il pensiero, la pausa.
La nostra vita quotidiana è solitamente frenetica, piena di stimoli, di pressioni e di solito non abbiamo a disposizione degli spazi che ci consentano di restare in silenzio.
Sotto questo aspetto il silenzio ha infatti il potere di far pensare, di far testare al cliente l’importanza della riflessione e dello stare con sé stessi nonché della capacità di porsi in tale condizione.
Ma c’è di più.
Durante una seduta di Counseling Psicobiologico il silenzio è fondamentale come esercizio della “tecnica dello specchio” .
Quando una persona fa una domanda al Counselor Psicobiologico, se questi risponde con un silenzio debitamente eseguito, può far sì che la domanda formulata con l’intenzione di conoscere una risposta dal professionista riceva finalmente una risposta dal paziente.
Tutto ciò ha un profondo significato.
Il counselor incoraggia i clienti a farsi domande e darsi risposte esatte, a raggiungere le proprie conclusioni, a comprendere ciò che vogliono e verso cosa tendono: questo metodo silenzioso, potente, determina l’affrancamento del cliente che diventa sempre più autonomo, evitando qualsiasi tipo di imposizione da parte del Counselor Psicobiologico, da un lato, e da parte di terzi, professionisti e non, dall’altro lato.
Consegue che il silenzio in una dinamica di Counseling Psicobiologico è necessario per portare il cliente ad assumere da solo quelle diverse visioni delle di lui situazioni, al punto da arrivare a concretizzare l’ambito cambiamento dei propri orientamenti, rafforzandosi e prendendo coscienza di sé e dei propri potenziali sopiti.
Come accennato all’inizio, il silenzio è uno strumento e come tale bisogna saperlo usare. Da qui l’importanza della esperienza professionale e personale del Counselor Psicobiologico come professionista e come persona.
Esporsi a questo silenzio non casuale, mirato, sapiente, tattico e comunicativo, migliorerà notevolmente la comunicazione nell’ambito del percorso di Counseling Psicobiologico, contribuendo al miglioramento della salute del cliente, consentendo a quest’ultimo l’attuazione dello sviluppo di quel cambiamento adattivo positivo oggetto del percorso scelto.
Dr. Enrichetta Proverbio Counselor Psicobiologico
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